
"I medici in ospedale non devono fare campagna elettorale"
«Ci sono medici-candidati ben noti che stanno sfruttando la loro professione per carpire il voto dei brindisini e che possono tranquillamente fare il giro delle corsie dell’ospedale senza dover chiedere permessi o avere vincoli di orario. Da consigliere regionale componente della Commissione Sanità avrei potuto entrare in ospedale ogni giorno e chiedere incontri a tutto il personale dirigente e medico, ma ho preferito non farlo, perché sono abituato a svolgere il mio ruolo in maniera corretta, senza sfruttarlo a fini elettorali, come invece sta facendo qualche medico brindisino.
Penso che i medici in ospedale debbano svolgere la loro funzione evitando di fare campagna elettorale. E penso che anche i dirigenti della Asl debbano astenersi, almeno in questo periodo, dall’apparire in pubblico al fianco di questo o quel candidato o soggetto.
E invece mi è stato segnalato che proprio ieri la dottoressa Ciannamea, direttore generale della Asl, era in un bar del quartiere Casale con il senatore Saccomanno e con il consigliere regionale Friolo. Per carità, nulla di male, ma se quel caffè fosse stato preso in ufficio, forse sarebbe stato meglio.
Io, al contrario di D’Attis, non mi rivolgerò alla procura, ma segnalo questi comportamenti ai cittadini. Mi affido solo ed esclusivamente alla loro intelligenza».
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