
Brindisi ai tempi di Federico II
Il 9 novembre 2012 ricorre il 787° anniversario del matrimonio tra l’Imperatore Federico II e la regina di Gerusalemme Isabella di Brienne.

Interverranno:
Alfonso De Fraia – Presidente Associazione “Vivere Insieme Brindisi”
Don Adriano Miglietta – Parroco Cattedrale di Brindisi
Antonio Albanese – Presidente ACLI Provinciale Brindisi
Isabella Lettori - Associazione Jonathan Brindisi
Dario Micaletti – Segretario Provinciale Acli e Giovani Acli Brindisi
Cenni storici: A metà Novembre 1220 Federico II fu incoronato a Roma, Imperatore del Sacro Romano Impero da papa Onorio III, a cui promise solennemente di organizzare la VI Crociata per liberare Gerusalemme dall’occupazione Islamica. Attratto dalla dolcezza del clima e dalla selvaggia bellezza della Puglia scelse di trasferirsi con la sua corte da Palermo a Foggia.. La Puglia diventò la sua terra di adozione e l’amò profondamente. Fece della Puglia, e di tutto il meridione, un cantiere permanente: edificò castelli, cattedrali, masserie, strade e insediamenti portuali; in quasi tutte le città lasciò segni indelebili. L’interesse di Federico II per la città Brindisi fu notevole. Fece completare il Castello Normanno tanto da renderlo maestoso e inespugnabile (Castello Svevo). Dragò e ampliò il porto facendolo diventare il “maggior porto del Regno sull’Adriatico” e per decreto nominò Brindisi “Caput terrarum maritimarum apulia” (capitale marittima della Puglia). Il porto fu al centro ancora una volta di tutti i commerci da e per l’oriente; gli scambi economici e commerciali raggiunsero livelli esorbitanti che, proprio per l’enorme circolazione di moneta, indussero l’imperatore a istituire la zecca imperiale dove si coniò l’Augustale: la prima moneta d’oro della storia. Brindisi fu al centro delle politiche economiche e militari in relazione, sopratutto, alla prevista organizzazione e partenza della VI Crociata. La preparazione di questa crociata portò a Brindisi schiere di pellegrini di ogni ceto che crearono non pochi disservizi in una città piccola di appena 3000 abitanti. Infatti nel torrido Agosto di quell’anno scoppiò una terribile epidemia che falcidiò gran parte dei presenti nel territorio. Federico II era un sovrano colto, abile e spregiudicato, aperto a tutte le culture, soprattutto a quella araba, di cui conosceva profondamente la lingua, le abitudini e le scienze matematiche. Il 9 novembre 1225, nella cattedrale di Brindisi, sposò la tredicenne Regina di Gerusalemme Isabella di Brienne (titolo ereditato dalla madre). Come si può intuire, fu un matrimonio di mero interesse per far acquisire all’imperatore, per via naturale, il titolo di Re della Terrasanta. Da Isabella, Federico II ebbe due figli: Margherita, che morì in tenerissima età, e Corrado. Il 6 Maggio 1228, per complicazioni post parto del figlio Corrado, Isabella morì appena sedicenne e fu seppellita nella cattedrale di Andria. Il 28 Giugno 1228 Federico II, pressato ancora da Papa Gregorio IX, partì da Brindisi con cinquanta navi alla volta della Terra Santa; ma né Federico II né il sultano Al-Kamil, nipote di Saladino, avevano intenzione di dissanguarsi in una assurda guerra di religione; pertanto decisero di intavolare una trattativa da cui scaturì, dopo otto mesi, un trattato di pace che dimostrò l’apertura e la tolleranza che Federico aveva verso gli arabi. Il trattato fu di rilevanza mondiale, unico ancora oggi per il giusto compromesso tra gli interessi dell’Oriente e quelli dell’Occidente. Fu l’unica crociata pacifica, risolta per via diplomatica, evitando lo scontro militare.
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