
Martedì 24 luglio alle ore 11.00, presso la sala conferenze di Palazzo Nervegna, Brindisi Bene Comune consegnerà ufficialmente alle Istituzioni le 10.220 firme raccolte a supporto della richiesta di avviare un’indagine epidemiologica per poter definire con dati scientifici lo stato di salute della popolazione e la relazione con l’emergenza ambientale. Le firme sono state già depositate presso gli Enti il 10 luglio scorso.
La richiesta di indagine era stata già presentata da Brindisi Bene Comune alle principali autorità - Regione, Provincia, Comune, ASL e Arpa - lo scorso anno. L’esito della campagna di raccolta di firme, attivata successivamente, è segno di grande partecipazione dei cittadini e prova di quanto sia sentito il problema.
In sintesi, seguendo le indicazioni provenienti da istituti nazionali e da esperienze che si sono avute, anche in ambito giudiziario, in territori limitrofi, l’indagine epidemiologica che si propone di condurre si articola nei seguenti studi e raccolte sistematiche di dati:
1. studio di serie temporali epidemiologiche, per l'analisi degli effetti a breve termine dell'inquinamento atmosferico;
2. studi geografici a livello sub-comunale;
3. studio di biomonitoraggio;
4. studio sulla eziologia delle malformazioni a Brindisi e registro di malformazioni;
5. studio di coorte dei dipendenti del petrolchimico e di alcuni comparti dell’area portuale;
6. studio di coorte di popolazione.
Nella stessa giornata verrà avanzata la proposta di avviare un tavolo tecnico-scientifico, una conferenza permanente aperta alla partecipazione dei movimenti, composta da tecnici dell’ASL e dell’ARPA, e da ricercatori del CNR e delle Università che hanno condotto studi sulla salute della popolazione e sull’ambiente.
Non siano esigenze giudiziarie a promuovere la conoscenza sul grado di compromissione della nostra salute a causa dell’inquinamento che ci circonda.
Le istituzioni favoriscano o adottino misure precauzionali, come la bonifica dei siti inquinati e la riduzione dell’emissione di sostanze tossiche nell’ambiente. Misure ritenute improcrastinabili, alla luce delle evidenze scientifiche già disponibili e del quadro normativo in essere affinché non si perpetui - come sosteneva Lorenzo Tomatis - ex direttore dell’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità - l’antica, e continua, ingiustizia che qualcuno si deve ammalare e morire prima che il pericolo sia riconosciuto ufficialmente.
COMUNICATO STAMPA BRINDISI BENE COMUNE
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