Calcio

Ecco come funzionava il sistema. Il Brindisi deve sperare nel suo legale

01.08.2015 12:44

Alla fine è arrivato esattamente quello che ci si aspettava per il Brindisi. Deferimento per responsabilità diretta, oggettiva, presunta ed aggravata per doppio illecito sportivo. Sotto accusa le gare Brindisi – San Severo e Pomigliano – Brindisi.

IL SISTEMA - Quello che emerge dalle carte federali è un sistema articolato di frode: Flora voleva vincere le partite aggiustandole, dava incarico a Daleno di adoperarsi, Daleno si rivolgeva a sua volta al ds della Neapolis Ciccarone. Ma non è finita. Perché per questa vicenda è finito nei guai anche l’Akragas dal momento che un suo calciatore, Salvatore Astarita (colui che si fece espellere clamorosamente nella gara contro il Neapolis di Moxedano), atleta molto noto in queste categorie, su alcune gare, tra le quali Brindisi – San Severo ci avrebbe pure scommesso, per conto suo e di Ciccarone.

NEI GUAI ANCHE L’AKRAGAS - Per questa gara sono nei guai, oltre ai dirigenti coinvolti, ed ovviamente al Brindisi, anche l’Akragas ed il San Severo per responsabilità oggettiva. Quest’ultima perché il calciatore ‘comprato’ dal Brindisi sarebbe il portiere William Carotenuto. Entrambe rischiano di iniziare il prossimo campionato, rispettivamente di Lega Pro e Serie D con una penalizzazione.

POMIGLIANO - Poi c’è Pomigliano – Brindisi. Qui il sistema sarebbe stato più o meno lo stesso. Solo che entra in gioco anche Emanuele Marzocchi, calciatore della Puteolana. Si noterà come, in entrambi i casi, sono coinvolti calciatori di altre squadre che, con la gara in questione, non c’entrerebbero nulla.

Secondo Palazzi i Flora, Ciccarone, Daleno, Morisco e Marzocchi avrebbero ‘in concorso tra loro e con altri soggetti non tesserati e altri allo stato non identificati, posto in essere, riuscendovi, atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato di tale gara, in maniera tale che la stessa terminasse con la vittoria della squadra ospite allo scopo di assicurare a quest’ultima un vantaggio in classifica”.

MANCA ‘CHI HA VENDUTO’ - Su questa gara, tuttavia, c’è una grande anomalia. A differenza del San Severo, non risulta nessun calciatore della squadra avversaria che si sarebbe venduto. Circostanza alquanto strana.

IL BRINDISI RISCHIA GROSSO – Ma adesso cosa rischia il Brindisi? Molto dipenderà, a questo punto, dall’esperto in diritto sportivo al quale si è affidata la società. Unico caso in Italia di avvocato che vuole restare nell’anonimato per non essere chiamato dai giornalisti. Ad oggi, infatti, il Brindisi ha solo fatto sapere di aver messo tutto in mano ad un legale ma il suo nome è rimasto rigorosamente top secret. In questi casi è importante dimostrare il netto taglio con i dirigenti coinvolti nella vicenda affinchè la città non paghi un prezzo troppo alto. Se passerà questa linea il Brindisi sarà retrocesso nel torneo di Eccellenza. Altrimenti può rischiare la cancellazione dal torneo di appartenza con assegnazione ad un nuovo campionato FIGC. In pratica il torneo di Promozione.

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