
"Decidete cosa volete fare": il punto sulla società del Brindisi.... di Fabrizio Caianiello
Adesso è caos totale. Ovviamente da domani i protagonisti si affanneranno a smentire, dicendo che la colpa è dei giornalisti che mettono in giro queste voci. In realtà è giusto dire che la neonata società del Brindisi rischia di diventare una polveriera e, per questo, è bene che la grana scoppi prima che sia troppo tardi. La notizia dell’allontanamento del segretario Fernando Venneri dopo appena tre giorni dal suo arrivo è sintomo di una spaccatura sulla quale bisogna fare chiarezza al più presto. I soci col ‘mal di pancia’ devono decidere subito se vogliono stare dentro o fuori questo progetto, senza se e senza ma. Perchè Venneri è andato via? Eppure era stato annunciato in pompa magna martedi sera nel corso di ‘100 sport magazine’ dal diesse Aldo Sensibile (lo stesso che si è incazzato per il mio servizio televisivo dicendomi di fare il direttore sportivo) e dal socio Annino De Finiis. Mi vien da pensare che sia stato silurato dall’altro fronte societario, quello capitanato dal presidente Roberto Quarta. Ed allora ci sono due ipotesi: o la mano destra non sa quello che fa la sinistra, o, più probabilmente, ognuno sta lavorando per conto suo nel tentativo di far fuori la fazione opposta. Alla faccia della trasparenza e della serenità sbandierata ai quattro venti nel corso delle conferenze stampa. Ma si tratta di semplici attriti o dietro tutto questo c’è una precisa regia? Non è che qualche dipendente ci ha messo lo zampino? L’impressione è che la proprietà in questo momento sia spaccata in due parti. Una sorta di duello per stabilire chi deve comandare o chi deve rilevare il 100% delle quote. Ma prima di prendere frettolose decisioni, ognuna di queste fazioni deve stabilire se, in caso di divorzio, sarebbe in grado di portare avanti il progetto. Senza poi costringerci a sorbirci noiosi piagnistei per cercare sponsor. In questo senso hanno fatto benissimo i tifosi a prendere le distanze da tutti con quel comunicato nel quale hanno scritto ‘ognuno per la sua strada’ ma adesso devono essere altrettanto bravi a non farsi strumentalizzare da nessuno dei soci. E lo stesso vale per noi giornalisti. Perché adesso faranno a gara per ingraziarsi le simpatie della piazza per gettare fango in faccia ai rivali. L’unica cosa che deve interessarci è il bene del Brindisi. Nella speranza che domani non si faccia finta che sia tutto apposto perché altrimenti, oltre alle scuse per l’umiliante sconfitta di Martina (altro che non bisognava scusarsi…) bisognerà porgere anche quelle per l’evidente presa in giro.
Fabrizio Caianiello
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