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Motta disse: "Mesagne è una schifezza". Ed il Sindaco lo invita in città

31.01.2012 00:44
Il Sindaco e la Giunta di questa Città non intendono stigmatizzare l'infelice virgolettato attribuito al Procuratore Cataldo Motta. Ciò perché lo considerano a ragion veduta un eccellente magistrato e un autentico gigante nella lotta alla criminalità mafiosa, il quale ha peraltro dimostrato nel tempo una solidale e proficua vicinanza a Mesagne.

L'avventata definizione, sommaria e perciò ingiusta, era certamente da destinarsi a quella piccola porzione della comunità civile mesagnese che ha dimostrato una oscena contiguità alle reti mafiose, simpatizzando con essa, quando non intrattenendo relazioni affaristico-economiche. Quella minoranza impudica è certamente, per voler recuperare l'ardita terminologia, una "schifezza". Definizione che tuttavia non potrà mai attagliarsi alla stragrande maggioranza del corpo sociale di Mesagne: laborioso, onesto, coeso, responsabile, saldo e sicuro contro i sistemi criminali di ogni matrice, come si è dimostrato nel corso del lungo e faticoso processo di emancipazione da un'epoca inquietante.

Per rinnovare la stima e l'amicizia al giudice Motta, l'Amministrazione Comunale - che aveva per tempo convocato una riunione dell'Osservatorio sulla Legalità e la Trasparenza per il prossimo giovedì -, ma anche per chiedergli il necessario supporto, lo inviterà a presenziare all'incontro.

L'Amministrazione Comunale di Mesagne

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