
"nuove strutture di accoglienza e più collaborazione con i volontari"

D’Attis propone nuove tipologie di intervento che dovranno interrompere le mancanze che non sono al passo con i nuovi problemi: “serve superare i deficit del passato” – dichiara – “e inserire nuove politiche di welfare centrate sulla persona e con criteri di equità e giustizia sociale anche per gli immigrati”.
Per non isolare gli emarginati e sostenere volontari e operatori il candidato sindaco aggiunge: “servirà individuare nuove strutture comunali di accoglienza, ma anche offrire una collaborazione più stretta alla Caritas, alle Acli e ai tanti operatori, sacerdoti e volontari, che si adoperano ogni giorno per far sentire meno soli gli extracomunitari e gli emarginati”.
Mauro D’Attis conclude con un auspicio: “come ha detto Papa Benedetto XVI, emerge una nuova generazione di donne e di uomini capaci di promuovere non gli interessi di parte, ma il bene comune. Questa promozione dovrà concretizzarsi, particolarmente sul nostro territorio, con politiche sociali che permettano quanto meno di non investire meno rispetto ad adesso”.
Commenti