Calcio

Il San Severo chiede scusa al Taranto

28.04.2015 16:49

Fonte: Asd San Severo

Grande onore sul campo, grande vergogna fuori dal rettangolo verde. Così si può riassumere la domenica dai due volti dell’U.s.d. San Severo Calcio, uscita indenne, almeno dal punto di vista del risultato, dal big match contro il Taranto giocato al “Ricciardelli”. Calato il sipario sulla sfida che potrebbe aver regalato la permanenza in Serie D alla compagine giallogranata, è il momento di stilare un bilancio su quanto avvenuto lungo tutto l’arco della settimana che ha preceduto l’incontro, fatta di polemiche e sfottò, a volte condivisibili, altre volte meno, intercorsi tra le due parti. L’elemento scatenante, ormai noto a tutti, riguarda il numero limitato di tagliandi riservato dalla società dauna al pubblico ospite: un numero ritenuto, a ragione, a dir poco ridicolo per una tifoseria come quella tarantina, conosciuta per il calore, ma soprattutto per la quantità di persone che la compongono, grande in casa (solo qualche giornata fa, più di 10000 tifosi allo “Iacovone” contro il Potenza), ma cospicua anche in trasferta. Il risultato di sette giorni fatti di scaramucce soprattutto mediatiche è stato quello di una rinuncia totale, da parte dei sostenitori rossoblu, a seguire la propria squadra in quel di San Severo, risolvendo in tal modo una questione che avrebbe potuto avere conseguenze problematiche, soprattutto dal punto di vista dell’ordine pubblico. Purtroppo, quella sperimentata dalla tifoseria tarantina non è stata altro che una situazione divenuta ormai insopportabile consuetudine per l’ambiente calcistico sanseverese. L’inadeguatezza del “Ricciardelli”, definito struttura “da terzo mondo” da alcuni, è problema consolidato e già conosciuto al bacino di utenza della compagine giallogranata. Per permettere una maggiore comprensione a quanti non avessero avuto occasione negli ultimi anni di avvicinarsi al maggiore impianto calcistico della città (come dargli torto…), basti pensare alla giornata vissuta ieri da addetti ai lavori e pubblico di casa. Partiamo dalla problematica più grande di tutte: l’esistenza di un’unica tribuna, minuscola ma soprattutto scoperta; fattore, quest’ultimo, che non permette a quella parte di sostenitori composta maggiormente da famiglie di godersi le prestazioni  della propria squadra senza temere le intemperie, di qualunque genere esse siano, poiché è vero che la pioggia possa dar fastidio, ma è altrettanto realistico dire che, nelle giornate più calde, il sole non sia benevolo per i malcapitati accorsi presso la struttura. Secondo punto sul quale soffermarsi: l’inesistenza, conseguenza del problema tribuna, di una struttura adeguata per la stampa. Tale mancanza, risolta al momento con un’arrangiata impalcatura, rende impossibile un maggiore seguito mediatico al San Severo, eccezion fatta per quei giornalisti coraggiosi, o comunque costretti dalle circostanze, che si recano puntualmente al “Ricciardelli”; giornalisti ai quali tocca spesso trovare “rifugio” presso la tribunetta vicina, o addirittura decidere di trasferirsi (come il sottoscritto) in curva. Terzo ed ultimo punto, quello più discusso negli ultimi giorni: la minuscola tribunetta ospite. Sbeffeggiata dal pubblico avverso in questa settimana, è l’ultima nata (male) dell’impianto; pur potendola considerare adatta a quelle gare in cui il seguito ospite non è numeroso, diventa letteralmente insignificante in caso di tifoserie più grandi, per l’appunto come quella del Taranto. L’U.s.d. San Severo in toto, sentendosi prima responsabile di questa situazione a dir poco vergognosa, chiede scusa alla società Taranto Football Club ed ai suoi sostenitori per i disagi vissuti in occasione del match di domenica. Scuse che vanno estese alla tifoseria di casa, della quale non si può far altro che sottolineare pazienza e voglia di sostenere la squadra, riempiendo per intero l’impianto anche in occasione della giornata Pro-San Severo".

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