
Chiusura 'Marconi' per risparmiare e far stare meglio gli studenti
INEVITABILE RISPARMIO - Gli assessori provinciali alla Pubblica istruzione e al Bilancio, rispettivamente Paola Baldassarre e Vincenzo Baldassarre, hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa, presso la Presidenza della Provincia di Brindisi, per illustrare i motivi dell’accorpamento tra gli istituti superiori “Flacco” e “Marconi” di Brindisi e la futura destinazione d’uso dell’edificio dell’attuale “Marconi”. L’assessore al Bilancio ha aperto la conferenza stampa affermando che l’accorpamento tra il Flacco e il Marconi è stato deciso per una serie di ragioni che vanno dalla volontà di offrire agli studenti un servizio più adeguato, efficiente e in regola con le disposizioni di legge riguardo la sicurezza a quello più prettamente economico riguardo alle spese finora sostenute dall’Ente per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’Istituto Marconi.
E’ stato evidenziato che si accorpano due istituti identici, entrambi commerciali con indirizzo in ragioneria, che hanno lo stesso corpo docente e la stessa dirigenza. In secondo luogo gli alunni del Marconi possono usufruire di un edificio più moderno e attrezzato, quello del Flacco di proprietà della Provincia, rispondente quindi alle vigenti disposizioni di legge sull’edilizia scolastica, dotato di un auditorium e una palestra, che invece non sono presenti nel Marconi, Infine dal punto di vista dell’economicità è stato illustrato come nell’ultimo triennio le spese sostenute dalla Provincia per il Marconi ammontino a più di 300.000 euro tra manutenzione (250.000 euro); gasolio per il riscaldamento (46.000 euro) e energia elettrica (30.000 euro), incidendo quindi per più di centomila euro all’anno sul bilancio dell’Ente,
IL FUTURO DELLA STRUTTURA - L’assessore Paola Baldassarre è intervenuta circa il futuro utilizzo dell’edificio del Marconi che nelle intenzioni dell’Amministrazione provinciale diventerà un contenitore culturale la cui fruizione sarà dell’intera città di Brindisi e della sua provincia. Un’ala del Marconi diventerà sede della Pinacoteca provinciale con l’esposizione di tutti i quadri di proprietà della Provincia mentre un’altra parte sarà messa a disposizione delle associazioni culturali e di volontariato del territorio creando un vero e proprio polo culturale in cui ruoteranno le attività culturali della città. Il tutto attraverso fondi regionali e comunitari, cercando anche di rientrare nei finanziamenti previsti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
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