Province, Tomaselli chiede al Governo di far slittare i termini
Nel corso dell'audizione svolta ieri presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera, il Ministro per la Pubblica Amministrazione Filippo Patroni Griffi, in relazione al processo di riordino delle province, ha sostenuto che "una decisione da parte del Governo sul funzionamento degli enti di secondo livello ci sarà soltanto dopo la pronuncia che la Corte Costituzionale è stata chiamata a dare, da circa una decina di regioni, nei primi giorni di novembre''. Lo stesso Ministro ha, poi, aggiunto che ''se si dovesse decidere che gli enti di secondo livello sono incostituzionali allora il Governo sarebbe obbligato a ripensare per intero la riforma degli Enti Locali, soprattutto per quanto riguarda le province e le città metropolitane, portando ad un ripensamento su questo fronte che peserebbe inevitabilmente anche sulle loro funzioni".
Alla luce di tali dichiarazioni rese in Parlamento, il sen. Salvatore Tomaselli del PD ha presentato una interpellanza urgente al Ministro Patroni Griffi con la quale chiede di disporre uno slittamento dei tempi definiti dal cronoprogramma di riordino delle province, approvato con la legge 135 sulla dello scorso agosto: con riferimento, in particolare, ai termini assegnati alle Regioni per la presentazione delle proposte di riordino al Governo, fissati al 23 ottobre prossimo.
“Le parole del Ministro” – dice Tomaselli – “puntualizzano in modo evidente che un pronunciamento della Corte Costituzionale avverso alla proposta del Governo relativa alla trasformazione delle province da enti elettivi a enti di secondo grado, avrebbe un legame diretto con lo stesso intero processo di riforma degli enti locali. Da qui la necessità che le Regioni possano avere più tempo per la formale elaborazione delle loro proposte di nuova configurazione delle province, e comunque rinviandola a dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, allo scopo di poter gestire con maggiore serenità, coerenza e certezza di diritto un processo complesso e,
peraltro, sottoposto in queste settimane alle legittime sofferenze e preoccupazioni di una parte grande del nostro paese. Il Governo e il Ministro Patroni Griffi riflettano attentamente e attendano saggiamente l’esito della Corte Costituzionale per evitare il rischio che a forza di fare in fretta si faccia male, nell’interesse generale del paese e delle sue comunità locali.


Commenti