
Nel pomeriggio di domenica 30 settembre, in occasione dell'incontro di Basket tra Brindisi e Cimberio Varese, il gruppo No Al Carbone ha incontrato i tifosi che si accingevano ad entrare nel PalaPentassuglia per assistere alla partita.
Da anni l'unica politica portata avanti da Enel è quella antichissima del “panem et circenses” che in chiave moderna significa ricatto occupazionale e sponsorizzazioni per zittire una città.
Il basket, da sempre orgoglio di questa città, conosciuta nell'ambiente cestistico come “stella del sud” , con il suo seguito di migliaia di tifosi è diventato il privilegiato specchietto per le allodole utilizzato da Enel per millantare un rapporto di fiducia con la città.
Tantissimi sono stati i tifosi che ci hanno racc ontato l'amore per la maglia e l'imbarazzo per quella sigla stampata sul petto che gira l'Italia accanto al nome della nostra città. A tutti abbiamo detto che siamo alla vigilia di un processo contro Enel, accusata di aver ordito un disegno criminoso fatto di milioni di tonnellate di carbone stoccate a cielo aperto senza scongiurare la diffusione delle polveri, per il quale anche il Comune e la Provincia si sono costituiti parte civile.
L' Enel dopo aver usato ed abusato del nostro territorio da qualche anno ha "comprato " anche la Pallacanestro pensando in tal modo di comprare e zittire la città intera.
Ieri abbiamo avuto la dimostrazione che si sbagliano di grosso.
Se l'Enel vuole avere un rapporto corretto con Brindisi avvii una trasformazione a gas della centrale, chiuda la fase del carbone e dia alla nostra città quanto spetta anche in termini di risorse economiche.
Fino a quando ciò non avverrà noi ripeteremo che
SPONSOR CHE CI AMMAZZANO NON NE VOGLIAMO PIU'.
Forza Brindisi, che sia sempre serie A.....anche per la salute e l'ambiente!!
Comunicato No al Carbone
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