Calcio

Il messaggio dell'Arcivescovo alla città

03.09.2011 21:00

Festa dei santi Teodoro e Lorenzo 2011 Messaggio alla città

È nostra consuetudine, nel messaggio annuale, fare una rilettura dell'anno socio-pastorale, che con agosto si chiude, per lanciare alcune prospettive per il nuovo anno.

Vogliamo essere una Chiesa che vive nella città, come è emerso da un preciso dettato del  Sinodo diocesano che apre la Chiesa al territorio, il Vangelo alla storia, perché Dio va incontro  all'uomo. Se l'anno che si è concluso ci presenta la parrocchia come amica dell'uomo e del creato,  il prossimo anno - che inizia oggi - ci vedrà impegnati nella sfida educativa verso tutti, in particolare  verso le nuove generazioni. Vogliamo collaborare con tutte le agenzie o forze educative del territorio, sapendo che noi, per primi, veniamo educati da Dio, dal Vangelo, mediante la Chiesa, per saper educare all'affermazione di quei valori che danno senso alla vita, e che spesso vediamo cadere, e al raggiungimento del bene comune che, prima di essere bene economico, è bene  umano, bene culturale, da preparare, comunicare e realizzare nella nostra società. In altre parole,  vogliamo educarci secondo Dio e vogliamo educare secondo Dio. Con Dio l'uomo è più uomo, perché cambia radicalmente la prospettiva della sua vita. In questo cammino educativo continua la nostra collaborazione ecumenica in particolare con i fratelli ortodossi, con cui condividiamo la festa e la memoria di san Teodoro martire, in un cammino di fede cristiana, che, se non ci vede ancora pienamente uniti nell'abbraccio fraterno, ci vede uniti nel desiderio sincero e nella condivisione possibile. Un cammino che appare sempre più costruttivo è quello della Caritas sia diocesana che brindisina, che segna tappe importanti, insieme alla Commissione Migrantes, in particolare in quest'anno dedicato dall'Europa al Volontariato, che ci ha visti impegnati con tutte le Associazioni coordinate dal Centro Servizi al Volontariato provinciale Poiesis e destinate tutte a creare le basi per la civiltà dell'amore. Continuiamo il nostro servizio, insieme all'Amministrazione Comunale, a favore degli immigrati, la cui presenza numerica cresce sempre di più. Dal pasto caldo all'accoglienza possibile, dal servizio docce alla scuola di lingua italiana, dalla consulenza giuridica, alla vicinanza al Centro di "Restinco" che agisce sotto la responsabilità della Prefettura. Tutto questo, grazie a Dio, senza disagi da far temere, anzi con la serenità di una convivenza umana, interreligiosa e interculturale, alla quale ci stiamo educando nell'affermazione dei diritti umani e nella consapevolezza di essere l'unica famiglia di Dio. È ripresa anche l'attenzione del Prestito della speranza, per seguire alcune situazioni-limite di famiglie che hanno perso l'unico lavoro, e quindi l'unica entrata, ma sono orientate ad una ripresa coraggiosa. Da un punto di vista tipicamente religioso possiamo veramente godere di alcuni eventi che danno gioia alla nostra chiesa brindisina. In questo anno sono stati ordinati tre nuovi sacerdoti giovani e già svolgono il servizio in questa nostra città. È stata riaperta al culto - ma soprattutto è ritornata a vero splendore - la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, voluta dal nostro concittadino santo, San Lorenzo, e da noi destinata all'adorazione eucaristica permanente, in quanto tutti i giorni è esposto solennemente il Santissimo Sacramento, dando a tutti, ad ogni ora, la possibilità di sostarvi in preghiera. La bella chiesa del centro storico diventa così il centro della città, perché il centro della vita dell'uomo è Cristo Gesù, Signore e Redentore nostro. È stata anche approvata dal Comune e finanziata dalla CEI la nuova chiesa parrocchiale nel quartiere "Minnuta", dedicata a san Leucio protovescovo di Brindisi, bonificando e ripianando una zona e rianimando una comunità composta da famiglie nuove. Alla chiesa saranno annessi i locali di ministero, per dare ampio respiro ad un lavoro prezioso e sofferto, che da anni si prolunga in locali così poco adatti. Una terza presenza arricchisce di servizi la nostra città, in piena solidarietà col mondo della disabilità infantile, ed è l'apertura, presso il vecchio ospedale "Di Summa", di una struttura operativa di 30 posti letto per minori disabili, garantita dal Centro "Medea", supportata da mezzi tecnici all'avanguardia, come si addice alla dignità della persona umana, e guidata dall'Associazione "La Nostra Famiglia" delle Piccole Apostole della Carità. Tutto questo a gloria di Dio e a beneficio dell'uomo. Dal punto di vista più sociale, e nell'anno che ricorda il 150° anniversario dell'unità d'Italia, da tutti noi sentito, condiviso, celebrato, possiamo ricordare a livello nazionale la partecipazione nostra alla presentazione del documento su "Chiesa e Mezzogiorno", che vede uniti i vescovi italiani nel riconoscere come interesse di tutta l'Italia il problema del Mezzogiorno, ed anche alla celebrazione della Settimana sociale tenuta a Reggio Calabria, capace di dettare una vera agenda di priorità per la nostra nazione. Abbiamo vissuto una grande assise regionale a San Giovanni Rotondo nel maggio scorso, in un convegno che voleva vedere i nostri laici protagonisti del bene comune nella Chiesa e nella Puglia oggi. Convegno segnato dalla attesa beatificazione di papa Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro, il Papa che ha unito il mondo e ha donato grande speranza. A livello cittadino vogliamo anzitutto porgere un saluto di benvenuto alle nuove Autorità, chiamate a servire il nostro territorio. Mi riferisco al nuovo commissario prefettizio del Comune, al nuovo Questore, al nuovo Presidente dell’Autorità portuale, al nuovo Direttore Generale della Asl. Vogliamo anche esprimere, all’on. Domenico Mennitti, il nostro compiacimento per le ristabilite condizioni di salute e il nostro ringraziamento per aver guidato un forte cammino culturale e sociale della nostra città. Esprimo la mia e la nostra soddisfazione per le belle celebrazioni del Ventennale dello sbarco degli Albanesi, per i tanti progetti approvati per rendere più vivibile la nostra città, per l'accoglienza prossima dell'Assemblea dell’Associazione dei Comuni italiani e anche per il protocollo d'intesa voluto dal Comune, nel giorno del 3° anniversario della sua storica visita pastorale, per dedicare al Santo Padre Benedetto XVI una zona in espansione nel ricordo di chi ha auspicato un forte sviluppo della nostra città, alla quale nel marzo scorso ha inviato ancora una volta un saluto, mentre nella Catechesi di mercoledì 23 marzo, presentando la figura di san Lorenzo da Brindisi, ha usato queste parole: «Cari fratelli e sorelle, ricordo ancora con gioia l’accoglienza festosa che mi fu riservata nel 2008 a Brindisi, la città che nel 1559 diede i natali a un insigne Dottore della Chiesa, san Lorenzo da Brindisi, nome che Giulio Cesare Rossi assunse entrando nell’Ordine dei Cappuccini». Un saluto paterno da questa piazza voglio far giungere ai fratelli detenuti nel carcere di Brindisi, che abitualmente visito; ai responsabili e agli operatori del Programma Alimentare Mondiale, nella Base ONU, per la solidarietà internazionale che parte da Brindisi ed anche per l'ultimo concerto dedicato alla pace insieme al club del Rotary; ai giovani tutti, aperti alla vita piena, e in particolare a quelli che sono in attesa di lavoro e quindi di speranza. Cari giovani, vi invito alla vita buona del Vangelo senza avere paura della verità che vi fa veramente liberi, come ha ripetuto il Papa alla GMG appena vissuta a Madrid; vi invito a consentire la ripresa di ogni opera educativa che richiede sì, accanto a voi, adulti credibili e affidabili, ma invoca la presenza anche di giovani sinceri, docili e aperti agli ideali; vi invito a valorizzare tutti gli sportelli possibili per un vero avviamento al lavoro, ma vi invito anche a scoprire il vero valore della libertà educativa che non è quello di fare quello che si desidera, ma di fare il bene ed evitare il male. Non tutti i desideri potete considerarli diritti, e gli stessi doveri non sono che espressione di scelte libere. Quali prospettive possono essere suggerite, con umiltà e paternità, oggi, da un Vescovo che compie 50 anni di sacerdozio e 75 anni di età, e che sente tanto amore a questa città, a questa nostra città, che abbiamo tutti costruito e ricostruito insieme? Intanto vi invito martedì 6 settembre, in Cattedrale, per la celebrazione della Santa Messa solenne di ringraziamento. Nella confusione politica che regna in Italia e nel «vuoto» amministrativo della città, invito le nostre Istituzioni a saper lavorare insieme, senza contrasti e senza pregiudizi. Solo insieme si può ridisegnare questa città, che ha tante belle possibilità insieme a forti problemi, rilanciando questo porto che fa parlare più di nostalgie che di attese, coniugando ambiente e salute, sicurezza e lavoro, impostando l’impegno culturale delle facoltà universitarie nel nostro territorio come vera possibilità di sviluppo. Unite le forze e i programmi per assicurare un rilancio lavorativo, per dispensare i giovani dall'elemosinare una richiesta di lavoro, per consentire un'accoglienza umana agli immigrati, per sostenere le famiglie e le scuole nell'opera educativa, per sostenere i mezzi di comunicazione a farsi promotori di speranza. Per costruire la città Dio fa la sua parte, ma non manchi mai la nostra parte. Preparate voi, cittadini, i tempi nuovi, voi associazioni culturali esprimete i vostri uomini per dedicarsi al servizio sociale nuovo, liberi da interessi ma legati al bene comune. Voi comunità parrocchiali, voi parroci, siate vicini a chi chiede speranza. Non piangete i tempi passati, costruite il tempo nuovo. Riscoprite il Vangelo di Gesù Cristo a sostegno delle vostre famiglie, a radice di nuova civiltà, a fermento di vita politica, a motivo di vera solidarietà, giuridicamente riconosciuta. Non ha senso, questa festa settembrina, se non sappiamo progettare un lavoro che doni festa di speranza. Un futuro nuovo in questo presente difficile, ma che vede noi come protagonisti.

Brindisi, 03 settembre 2011.

Rocco Talucci Arcivescovo di Brindisi-Ostuni

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