Ambiente: querelle Power-Amati. Interviene anche Al Bano

23.08.2012 18:40

Scarico in mare delle acque reflue…Romina Power (si proprio lei) scrive una lettera a Vendola per porre l’attenzione sul caso Manduria, risponde l’assessore regionale Fabiano Amati sottolineando che la depurazione non è assimilabile al Ballo del Qua Qua e …sull’argomento interviene Al Bano. A questo punto la notizia è duplice: intanto l’artista di Cellino San Marco, dopo i drammatici fatti di cronaca che lo hanno interessato, non aveva mai messo bocca su questioni che riguardassero la ex moglie. E poi, sempre Al Bano, intervenuto dopo “l’inadeguata replica dell’assessore ”, così la definisce, coglie l’occasione per ampliare gli orizzonti e ricordare che insieme a manduria e a porto cesario anche torre guaceto rischia di diventare una cloaca.

A beneficio di chi non avesse seguito la querelle sin dalle prime battute, sintetizziamo partendo dalla lettera della Power:

è dal 1969 che frequento la Puglia, una terra che amo visceralmente. L’ho ammirata quando ha fatto ”restaurare” le dune - sottolinea la Power rivolgendosi a Vendola. Ultimamente, invece, sono rimasta perplessa nell’apprendere che Lei non interviene nel progetto “Scarico al Mare ” di Manduria, un progetto che violenta tutti i valori per i quali sia Lei, che io abbiamo sempre lottato.

Fabiano Amati

E qui interviene Amati che risponde: “Non bisogna considerare i liquami come dei nemici e averne paura, bisogna solo saperli trattare bene». E aggiunge «Purtroppo la storia della depurazione non è assimilabile al Ballo del Qua Qua, è un po’ più complicata. Se ci fosse un’alternativa vera la perseguiremmo.”

Non penso sia corretto aggredire, in maniera offensiva, qualsiasi donna -esordisce Al Bano-. All’assessore ricordo che il “Ballo del qua qua”, successo mondiale, non era una canzone per bambini ma faceva il verso proprio ai politici dell’epoca che proponevano solo “Qua, Qua, Qua” e papere di vario tipo, senza concludere più niente, costruendo un futuro che è quello che oggi viviamo.

Per evitare il rischio di diventare anch’egli protagonista di quella canzone che ha ricordato, ma probabilmente non compreso nel significato più vero, si dia da fare per la tutela del nostro mare. E poi arriva l’affondo: “ Venga a Torre Guaceto a scoprire un’oasi che rischia di divenire una cloaca. Faccia in modo che quello che succede  non si ripeta sul nostro Mar Ionio. Io Amo la Puglia. E non sono il solo.

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