
"Il Brindisi comprò anche il portiere del San Severo per vincere"
C’è il classico copione del portiere che fa le “papere” fra le partite combinate. L’occasione è l’incontro fra il Brindisi ed il San Severo, Girone I della Lega Pro lo scorso 30 novembre. Il gruppo criminale, si legge nell’ordinanza, facente capo ad Antonio Ciccarone (direttore sportivo del Neapolis) e a Mario Moxedano (presidente dello stesso club campano) si adoperano, questa volta, per alterare la sfida in favore dei brindisini. L’uomo da corrompere è il portiere del San Severo, William Carotenuto e, una volta ottenuto il suo via libera, mettere al corrente la dirigenza pugliese. La partita va come deve andare e Vinico Ciccarone, presente allo stadio, avverte il fratello del vantaggio del Brindisi. A. Ciccarone: “Come va?”. Vinicio: “Due a uno...”. Antonio: “ah, e come stato? uno a zero, uno a uno, due a uno...”. Vinicio: “no, due a zero! ma due regali proprio, due regali proprio...”. Antonio: “si, e poi...”. Vinicio: “allora due regali, un calcio di rigore e un tiro...un tiro...chiamiamolo tiro...”. Al termine della partita Ciccarone apprendeva dal solito Vinicio che il Brindisi aveva vinto l’incontro ed esultava, a suo modo, invitando il fratello a rimarcare a Daleno (consulente di mercato del Brindisi) quanto fosse stata decisiva la loro opera per combinare la gara a suo favore.
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