Calcio

"Il Brindisi provava ad addomesticare anche gare semplici"

19.05.2015 13:43

Terremoto anche nel calcio brindisino. Nell’ambito dell'operazione della Polizia di Stato denominata "Dirty Soccer" sono stati arrestati nella notte l’ex presidente del sodalizio biancazzurro Antonio Flora, suo figlio Giorgio, il consulente di mercato Savino Daleno e l’attuale presidente Vito Morisco.

Accertata l'esistenza di due diverse associazioni criminali in grado di alterare risultati degli incontri di Lega Pro e Serie D. Decine le partite combinate, almeno 30 le squadre coinvolte: vi sono Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant'Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo. Per quanto concerne il Brindisi, al momento sono due le partite finite sotto la lente di ingrandimento: quella vinta in casa 2-1 col S.Severo e quella vinta a Pomigliano 4-0. Quel che colpisce è che si trattava di gare assolutamente abbordabili. Ma ce ne sarebbero altre. Se le accuse dovessero essere confermate il Brindisi rischierebbe una penalizzazione fino alla retrocessione per responsabilità diretta. Ma questo è da verificare in sede di giustizia sportiva. Il caos è partito da quando le scommesse si sono affacciate anche nel mondo della serie D, un mondo vulnerabile, nel quale molti malfattori hanno trovato terreno fertile. Gli inquirenti stanno indagando su gran parte delle partite di questa stagione. Il Brindisi avrebbe pagato calciatori avversari per vincere le partite e provare a scalare posizioni in classifica. Ma andrebbe focalizzata l'attenzione anche sul crollo delle ultime gare che stavano per costare l'uscita dalla zona play-off.

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