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Torre Guaceto non può diventare una cloaca. L'allarme degli ambientalisti

04.09.2012 14:56

L’Oasi di Torre Guaceto deve essere salvaguardata dall’inquinamento provocato dagli scarichi illeciti effettuati nel Canale Reale divenuto oramai, sotto gli occhi anche di chi avrebbe dovuto impedirlo, il ricettacolo di rifiuti tossici di ogni genere e dalla minaccia di un inquinamento “autorizzato” che si verrebbe a determinare se si decidesse di far convogliare nel predetto canale gli scarichi non adeguatamente purificati del depuratore di Carovigno. Ad un problema già grave se ne aggiungerebbe un altro e cioè il rischio che a una eccellente e invidiabile “riserva naturale” venga assegnato il destino della sua definitiva distruzione.

Occorre allora passare dalle parole ai fatti: far partire subito i controlli che finora sono stati praticamente inesistenti per impedire che l’oasi venga trattata come una cloaca e fare in modo che gli scarichi del depuratore di Carovigno vengano liberati da sostanze nocive in un impianto di affinamento appositamente realizzato prima di essere immessi in mare attraverso una condotta sottomarina con sbocco ad almeno due chilometri dalla costa. Misure queste, non fra loro alternative ma entrambe indispensabili per salvare l’oasi e tutelare le nostre marine.

Torre Guaceto può essere restituita alla sua naturale destinazione se i controlli del Canale Reale si faranno davvero senza le colpevoli omissioni del passato e se le autorità e di enti preposti si convinceranno che i depuratori devono, per depurare davvero, essere accompagnati da impianti di affinamento tecnologicamente avanzati e se si adopereranno perché gli scarichi a mare siano operati con condotte sottomarine a distanze tali da non inquinare i litorali interessati.

Brindisi, 03 settembre  2012

Italia Nostra, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, ACLI Ambiente, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Salute Pubblica, Lipu, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino, Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente, PeaceLink.

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