Calcio

Flavia ad un passo dall'impresa: è in finale

06.01.2012 12:33

 

Due anni dopo la sfortunata finale persa con Yanina Wickmayer nel 2010, Flavia Pennetta ritorna in finale in Nuova Zelanda all’ASB Classic di Auckland, e lo fa con una grande prestazione che le consente di vendicare la bruciante sconfitta subita lo scorso anno nei quarti degli US Open contro la tedesca Angelique Kerber“Non è morto nessuno, ho solo perso una partita di tennis” disse Flavia dopo quella sconfitta nel caldo di New York, ma a giudicare dalla sua determinazione messa in campo in questa semifinale forse la brindisina ha voluto in qualche modo scacciare i fantasmi di quella deludente debacle.

In uno splendido pomeriggio d’estate australe baciato da un sole vivissimo anche se non torrido (24 gradi all’ombra la temperatura, ma sicuramente oltre i 30 sul campo), la n.2 italiana è entrata in campo centratissima ed ha eseguito con grande sicurezza tutto il suo repertorio, lasciando forse un po’ a desiderare solo nel servizio, che non ha mai superato il 50% di prime palle, concedendo in più di un’occasione alla Kerber la possibilità di picchiare in fase di risposta e di prendere in mano il pallino dello scambio. La teutonica però è risultata troppo fallosa nella giornata (ben 36 alla fine i suoi errori gratuiti) e non è riuscita a scardinare le difese di una Pennetta molto mobile in campo: “Mi sono piaciuta negli spostamenti – ha detto una compiaciuta Flavia al termine dell’incontro – ero sempre pronta a farle giocare una palla in più anche se lei tirava molto forte”.

Dopo aver vinto il sorteggio ed aver scelto di servire la Kerber era riuscita a tenere il game di apertura, che sarebbe poi stato l’unico a suo favore del primo parziale: la Pennetta infatti, palleggiando molto profondo ed avvantaggiandosi degli errori dell’avversaria che già dal secondo game avevano cominciato a fluire copiosi, va subito avanti di un break sul 2-1, consolida il vantaggio recuperando da 0-40 nel terzo gioco e raddoppia poi il break di vantaggio chiudendo il 4-1 con un elegante schema pallacorta-pallonetto al volo. L’allenatore di Angelique, il tedesco Torben Beltz, durante il cambio di campo suggerisce alla sua allieva di cambiare le carte in tavola nello scambio da fondo provando qualche angolazione in più, nel tentativo di destabilizzare una Pennetta decisamente centrata nel palleggio da fondo, ma il game successivo si chiude con una confusa Kerber che spara alle ortiche un diritto a campo spalancato concedendo il 5-1 all’italiana. Solida da fondo, puntuale nei passanti e sicura nelle volée, Flavia Pennetta strappa poi a zero il servizio all’avversaria e chiude il primo parziale per 6-1 in soli 26 minuti.

La brindisina rimonta da 0-30 nel game di apertura del secondo parziale, ma la sua striscia di giochi consecutivi si ferma a sette quando Angelique Kreber tiene il servizio per l’1-1 (dopo tre break consecutivi) in un gioco complicato nel quale si era fatta raggiungere sul 40-pari dal 40-0. I suoi tentativi di forzare le risposte sul servizio davvero un po’ troppo leggero di Flavia, però, raramente trovano il campo, e quando il suo 23esimo errore gratuito concede all’azzurra il break di vantaggio per il 3-1, si capisce che la partita ha definitivamente trovato la sua padrona.

La Pennetta proverà a conquistare il suo primo titolo del 2012 contro Jie Zheng, che nella seconda semifinale ha battuto in rimonta (2-6 6-3 6-3 lo score) Svetlana Kuznetsova
. Per la cinese è un risultato d'oro dopo l'infortunio al polso dell'anno scorso. In finale sente di partire sfavorita: "La Pennetta è una grande giocatrice, ma questo risultato mi dà fiducia in vista dell'Australian Open" ha detto la timida cinese, qualche anno fa semifinalista a Wimbledon. I precedenti dicono 3 vittorie a 2 per Flavia, anche se le prime tre partite sono piuttosto datate e la Pennetta ha vinto facilmente gli ultimi due incontri, disputatisi nel 2010 e nel 2011 tutti sul duro.

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