Il Brindisi vince ancora: le reti di Ferrari e Saraniti stendono lo Spinazzola

Chi vince festeggia, chi perde spiega. Potremmo riassumere così la domenica calcistica del Brindisi che continua a festeggiare. Con la vittoria sulla Nuova Spinazzola per 2-0, i biancazzurri mantengono la testa della classifica. Tuttavia, del match odierno si salvano il risultato e una solida fase difensiva, mentre un grosso passo indietro è stato registrato in termini di costruzione di gioco e fluidità. Tantissimi errori, molti lanci lunghi e squadra in difficoltà, forse, anche dal punto di vista fisico: nelle ultime settimane, infatti, Salvatore Ciullo, ha dovuto sopperire alle perduranti assenze di Burzio (oggi nuovamente uscito, si spera nulla di grave), Saraniti, Melillo e Lobosco per infortunio. A condire però una gara davvero scialba e priva di emozioni ci ha pensato il ritorno in campo di Saraniti dopo tre partite. L’attaccante siciliano, spronato e applaudito al suo ingresso in campo al posto di Ferrari (autore del primo gol), ha da subìto palesato le sue intenzioni: pochi minuti, punizione battuta da Melillo fuori area e colpo di testa mortifero dell’ex bomber del Casarano che fissa il risultato sul 2-0. Significativa anche l’esultanza pregna di segni distensivi verso la Curva Sud, avendo Saraniti mostrato la sua maglia n. 35 alla tribuna e, subito dopo, le mani in aria in segno di scuse verso i tifosi che hanno ampiamente accettato e ricambiato i gesti del proprio attaccante. Tutto è bene quel che finisce bene. Nel frattempo, le avversarie dei biancazzurri hanno vinto, eccetto il Taranto, che non è andato oltre l’1-1 a Racale in un match pieno di recriminazioni da parte di entrambe le formazioni: il Racale, infatti, ha sbagliato un calcio di rigore, mentre agli ionici, non hanno convalidato una rete ritenuta valida, in quanto, la palla avrebbe varcato la linea di porta. Ora sarà necessario recuperare le forze e le energie per farsi già trovare pronti per il prossimo incontro in programma sul campo del Polimnia, squadra invischiata nella lotta per non retrocedere. Vietato abbassare la guardia, il Brindisi è avvisato.   
LUIGI RUBINO