
L’accorpamento delle province non piace alla maggiorparte dei primi cittadini del territorio brindisino. Loro, in particolare, sono chiamati a scelte importanti ed in questi mesi dovranno capire a chi aggregarsi tra le province esistenti. In realtà la questione è ancora poco chiara ed al momento è impossibile avanzare ipotesi. “Non sono molto convinto” – commenta il sindaco di Fasano
Lello Di Bari che aggiunge: “Bisognerà capire di cosa stiamo parlando veramente. La cosa più importante, dal mio punto di vista, è capire quali saranno le competenze dei comuni. Infatti chi si assumerà gli oneri delle strade? La nuova provincia o noi enti comunali? E così tutto il resto. Insomma bisogna capire dove finiranno i compiti delle province e cominceranno quelli dei comuni. Quella di Fasano è sicuramente tra le questioni più delicate essendo l’importante comune a metà strada tra Brindisi e Bari. Prplesso anche il sindaco di Cisternino
Donato Baccaroche è anche assessore provinciale, che evidenzia come “il gioco delle competenze sia quello che
preme conoscere agli amministratori comunali. Ci sono pro e contro. Sarà uno stravolgimento che non può essere effettuato con un semplice colpo di spugna”. E aggiunge: “di certo tutto peserà sui cittadini che potrebbero andare in confusione”. Punta ad avvicinarsi a Lecce, piuttosto che a Taranto il sindaco di Mesagne Franco Scoditti che dichiara di sentirsi più vicino alla cultura salentina che a quella tarantina. Critico il sindaco di Ostuni Domenico Tanzarella secondo il quale è un errore cancellare solo alcune province lasciandone in piedi altre. Se taglio doveva esserci, sarebbe dovuto essere totale. Mentre non si esprime sull’eventuale scelta della provincia alla quale aderire.
Commenti