
Chiede aiuto al 113, ma viene arrestato. In manette pregiudicato brindisino
BRINDISI - “Aiutatemi, mi stanno inseguendo”. Chiama il 113, ma è lui ad essere arrestato dagli agenti della squadra mobile. E’ accaduto ieri sera al pregiudicato brindisino di 28 anni Francesco SAMMARCO. Dopo una perquisizione veicolare è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro una pistola modello 92-S calibro 7.65. L’arma, nascosta nel vano portaoggetti dello sportello lato passeggero, si presentava con il cane armato e il colpo in canna. Articolate le fasi investigative che hanno portato all’arresto dell’uomo. Poco prima aveva effettuato una telefonata al 113 segnalando di trovarsi nei pressi di Tuturano e di essere inseguito da alcune persone, temendo per la propria incolumità ed interrompendo bruscamente la conversazione. Analoga comunicazione aveva fatto ai propri familiari. Immediatamente sono partite le attività di ricerca dell’uomo, il cui cellulare risultava spento. Dopo circa un’ora di intensa attività Sammarco è stato rintracciato da una pattuglia dei Vigili del Fuoco e della Squadra Mobile mentre vagava in stato confusionale ed impaurito fra le campagne lungo la strada statale 613. Accompagnato negli Uffici della Questura ha raccontato di essere stato aggredito da alcuni conoscenti, dei quali non voleva fornire l’identità. Dopo averli incontrati nel primo pomeriggio al rione Commenda, ha riferito agli inquirenti di avere avuto un grosso diverbio. Sconosciuti anche i motivi. L’uomo, temendo ritorsioni, aveva deciso minacciare gli interlocutori con la pistola. Poi via a gambe levate girovagando per alcune ore fino a quando lo hanno beccato nei pressi di una stazione di servizio sulla San Pietro Vernotico-Brindisi. A questo punto Francesco SAMMARCO è fuggito ancora una volta per le campagne. Tutto inutile. E’ stato raggiunto e preso a bastonate. Nonostante i colpi ricevuti è riuscito comunque a fuggire. Sulla base degli elementi acquisiti, è stata effettuata la perquisizione sulla mercedes smart di Sammarco, che è stato arrestato con l’imputazione di detenzione illegale di arma da fuoco. E’ rinchiuso nel carcere di Brindisi a disposizione del P.M. di turno, Dott.ssa VALAORI FARINA. Prima, però, è stato sottoposto ad accertamenti clinici nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Perrino. I sanitari gli hanno diagnosticato traumi da percosse con 10 giorni di prognosi. Le indagini proseguono per identificare gli altri attori di questa intricata vicenda.
[gallery]
Commenti