
Su iniziativa del sindaco Mimmo Consales, si è tenuto, a Palazzo Nervegna, un incontro sul tema del riordino delle Province con tutte le parti sociali di Brindisi. Erano presenti i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Uilcem Uil, Confindustria, CNA, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confapi, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Acli, Consumatori Acli, Ordine degli Architetti, dei Commercialisti, degli Avvocati, degli Ingegneri, dei Farmacisti, degli Agronomi e Forestali, dei Consulenti del Lavoro, dei Geometri, Periti Industriali. Nel corso dell’incontro, il sindaco Consales ha ribadito ai presenti – anche sulla scorta degli incontri svoltisi, ieri e l’altro ieri a Roma, con il Capo di Gabinetto del Ministero della Funzione Pubblica Roberto Garofoli e con il Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Prefetto Giuseppe Procaccini - quello che è il percorso che l’Amministrazione comunale sta portando avanti nella volontà di aderire ad un provincia differente da quella indicata nel decreto di riordino, ma soprattutto il ruolo che potranno svolgere gli ex capoluoghi di provincia all’indomani del riordino ed a seguito di una adeguata presenza di uffici periferici dello Stato, nonostante il processo di accorpamento. “Intanto – ha affermato il sindaco Consales – la speranza è che il provvedimento di riordino delle Province non riesca a completare l’iter parlamentare per una conclusione anticipata del Governo - Monti. In quel caso, Brindisi conserverà la sua Provincia e tutto sarebbe rinviato alle decisioni del prossimo Governo. Ma questa possibilità non deve comunque fermarci perché da contatti romani ho appreso che il processo di riordino andrà avanti anche con il prossimo Governo. Sul piano pratico, oggi come oggi è fondamentale scegliere, così come hanno già fatto 15 Comuni su 20 aderendo alla ‘Provincia Salento’ che prevede l’accorpamento con Lecce. Come è noto, un Comune – Fasano - ha aderito all’area metropolitana di Bari, Ostuni ha aderito alla provincia di Taranto, mentre Villa Castelli e Cisternino, non avendo deliberato, rientrano di fatto nell’accorpamento a Taranto, come prevede il decreto. Il Comune di Brindisi deciderà, invece, martedì 20 novembre, in sede di Consiglio comunale. Come è noto, in questi ultimi giorni, ho avuto una serie di incontri con il sindaco ed il presidente della Provincia di Lecce, oltre che con l’ex ministro Fitto, ai quali ho rappresentato la necessità, per Brindisi, di conservare un ruolo di primo piano su alcune peculiarità e caratteristiche della nostra città. E mi riferisco al polo industriale, al sistema trasportistico pubblico, all’Autorità Portuale, ai servizi di controllo della sicurezza e dell’ordine pubblico che reputo indispensabili per governare processi di sviluppo economico ed occupazionale. E tanto altro ancora. Ecco perché martedì 20 novembre è necessario ed opportuno deliberare; e, per dare maggiore forza a questo atto, abbiamo bisogno dell’appoggio di tutte le parti sociali del territorio”. Dopo l’intervento del sindaco Consales, sono seguiti quelli dei partecipanti all’incontro, i quali hanno espresso il pieno consenso alla volontà del Comune di Brindisi di aderire alla ‘Provincia Salento’, sottoscrivendo un documento (in allegato). La firma è stata apposta da tutti, fatta eccezione per coloro i quali non hanno ancora riunito sull’argomento i propri Consigli, ma che lo faranno entro il 20 novembre e, cioè, Cgil, il Collegio dei Geometri, l’Ordine degli Avvocati, degli Ingegneri, degli Architetti, la Confcooperative e la Coldiretti. La Cisl, invece, non potrà firmare, perché la Cisl Puglia avrebbe già deciso di ‘dividere’ la Cisl di Brindisi per metà a Lecce e per l’altra metà a Taranto.
Commenti