Calcio

Macalli annuncia: "niente riforma". Le squadre di D preparano i ripescaggi?

15.07.2012 20:43

Il tema della “Riforma per trauma” terrà banco nella prossima settimana, fino al Consiglio Federale del 19 luglio, quando (a meno di ulteriori ricorsi) si arriverà all’ufficializzazione dei campionati 2012/13. Mario Macalli, nonostante siano solo 59 le compagini in regola (dopo l’ok della Reggina per l’utilizzo del Granillo a favore dell’Hinterreggio) continua a rimanere molto abbottonato. Nell’intervista rilasciata per l’emittente LiraTv, spiega: ”Ci sono squadre in difficoltà,e quindi aspettiamo che queste società abbiano il tempo di fare i loro ricorsi così come previsto dalla normativa. Il termine scade il 16 Luglio alle ore 13:00, dopo di che il 19 Luglio ci sarà il Consiglio Federale il quale provvederà a diramare gli organici, quindi aspettiamo quella data per poter far poi un consiglio di Lega per cercare di mettere insieme i gironi per poi iniziare a giocare.“

Macalli ripete più volte che la riforma partirà dalla prossima stagione come previsto: “Le riforme in generale si fanno per norma, e di norme sulle riforme non ce ne sono. L’anno scorso ho presentato come capo della Commissione Federale delle ipotesi di riforma che non sono state approvate in quanto altre forze politico-sportive non erano d’accordo. Quindi non è stato approvato nulla entro i termini previsti del 30 Giugno prima e del 31 Luglio poi, visto che si è spostata con delibera del Consiglio Federale: le riforme si fanno solo con Norme, se le norme non ci sono allora per forza esistono due campionati, uno di Prima e uno di Seconda divisione. Se il Consiglio Federale - che è l’organo sovrano di governo - darà consensi, anche da parte della nostra Lega, perché vorrà fare cose diverse, allora lo ascolteremo. Ma non credo proprio che arriveremo a tanto, vedremo cosa succederà e anche in funzione del numero delle società che sono in difficoltà per mettere insieme dei gironi che siano compatibili con un campionato importante come quello di prima e seconda divisione.”

A questo punto è facilmente immaginabile che il consiglio federale, che due mesi fa aveva disposto il blocco dei ripescaggi, possa varare una norma di ‘ammissione per vacanza d’organico’ per alcune squadre di Serie D. Va ricordato che la graduatoria di ripescaggio stilata dalla Lega Dilettanti non è ancora stata pubblicata (a differenza di quello che hanno scritto molti organi di stampa) e che quella resa nota fino ad oggi è relativa ai soli punteggi play-off. In quella ‘vera’ il Brindisi sarebbe quindicesimo ma ‘solo’ cinque delle squadre che lo precedono sono interessate al salto di categoria. In ogni caso, che si rientri o no, la città stavolta ha il dovere di provarci. Innanzitutto perché vincere il prossimo torneo di D è quasi impossibile. Poi perché una squadra in Lega Pro costerebbe meno. E, soprattutto, perché ad un anno dalla riforma della C unica non si può perdere questa occasione.

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