Non richiudete gli scavi del porto

14.05.2012 09:08

Appello congiunto del “ Comitato cittadino Porta d’ Oriente”, “Gruppo Archeologico Brindisino” e della “Fondazione Tonino Di Giulio”

In riferimento alle prospezioni archeologiche effettuate assieme ai lavori di rifacimento del lungomare Regina Margherita e della piazza San Teodoro D'Amasea antistante palazzo Montenegro, apprendiamo dagli organi di stampa la notizia dell'orientamento dell'amministrazione comunale verso la copertura dei ritrovamenti.

Fino a poche settimane addietro l'indirizzo del Comune sull'argomento era a favore di un'ipotesi di valorizzazione dell'area, con alcuni rinvenimenti archeologici lasciati a vista.

Siamo convinti che la totale ricopertura di quanto emerso non sarebbe in linea con le aspettative di sviluppo turistico e culturale della città; inoltre, tali reperti, indipendentemente dal periodo storico cui appartengono, costituiscono preziosa memoria storica del porto di Brindisi.

La fruizione e l'esposizione a vista dei tratti che gli organi competenti riterranno più significativi, costituirà sicuro motivo di attrazione turistica e stimolo culturale, andando a completare ed esaltare il percorso con pannelli illustrativi e totem didattici già previsto dalla Soprintendenza.

Il tutto, nel rispetto delle attività commerciali presenti in zona, che potranno trarre beneficio dalla valorizzazione archeologica e architettonica del lungomare di ponente.

Auspichiamo un cambiamento della tendenza di questi ultimi decenni, in una città dalla storia plurimillenaria come Brindisi dove molto si è scoperto in condizioni di emergenza, ma poco è restato a vista “in situ” a rammentare ai contemporanei l'antica forma urbis della città.

Data la complessità e l’importanza di tali tematiche per la città di Brindisi, si richiede un incontro con il Comune e la Soprintendenza  per aprire un dibattito costruttivo condiviso fra Enti locali, associazioni e cittadini, il tutto nell'interesse esclusivo del bene della città

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