Ferrarese sbotta e replica alle accuse dei candidati sindaco

03.05.2012 14:24

Conferenza stampa di FerrareseUn fiume in piena. Il presidente della Provincia Massimo Ferrarese dopo due mesi di attacchi non ce la fa più e sbotta. Chiama i giornalisti e risponde alle falsità, come le definisce lui stesso, che le sono state rivolte in questa campagna elettorale. Esordisce così: voglio tranquillizzare i cittadini che non sono candidato sindaco. A differenza di quello che accade nelle altre città, qui i quattro candidati non hanno parlato di programmi, ma hanno fatto la campagna elettorale contro il presidente della Provincia. E così, senza fare nomi, inizia a rispondere uno ad uno: parte da Giovanni Brigante. Critica gli slogan utilizzati, come “Non sono ferrarese sono brindisino”. “E’ vero – ha detto Ferrarese – non sono di Brindisi ma vorrei vedere quanti brindisini sarebbero stati in grado di fare quello che ho fatto io per questa città”. Poi è stato il turno di Mauro D’Attis. Proprio ieri l’accusa che il numero uno di palazzo di via de leo vuole uccidere l’università a brindisi. “Io – ha detto Ferrarese – voglio salvare l’università. Sono disposto a finanziare i corsi. Sono il comune e la camera di commercio a non volerlo fare”. Poi la riposta a Roberto Fusco. “Non ho disertato l’incontro della Fondazione del Teatro Verdi” – ha detto durante la conferenza stampa. Ho comunicato, 12 giorni prima della riunione, che non avrei partecipato solo perché credo che bisogna aspettare l’elezione del sindaco. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’intervento di Riccardo Rossi, durante la trasmissione di una emittente locale, nella quale ha chiesto “Come fa il presidente della Provincia a parlare di bonifiche se è proprietario della società Micorosa, la discarica di fanghi industriali pericolosi? Un’area – ha detto Rossi – che dovrebbe essere bonificata dalla stessa società proprietaria, ma a questo punto sorgerebbe un conflitto d’interesse: la richiesta dovrebbe essere fatta da Provincia e governo, ma uno dei soci di Micorosa è Massimo Ferrarese”.

“Nulla di più falso – ha detto il presidente. Quella società, creata nel 1988 quando io avevo 26 anni, è nata proprio per bonificare l’area inquinata dagli scarichi della Montecatini. Si dovevano trasfformare quei fanghi per realizzare calce idrata. Quindi, la società ha investito per disinquinare, come fanno a dire che io ho inquionato? Il conto dei danni va presentato a chi ha inquinato, cioè Enichem”.

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