Gianni: "Il mercato di inizio stagione è stato condiviso, sulle critiche..."
Gianni: “Innanzitutto ringrazio il presidente. Ha espresso il nostro pensiero, che va avanti da metà giugno quando siamo arrivati a Brindisi. Sapevamo di dover fare un'impresa e sapevamo che sarebbe stato difficile. Ma le imprese si realizzano quando le imprese sono comuni, quando tutti remano verso lo stesso senso. Non veniamo da un buon momento e sapevamo che molte scelte non speravamo di farle. Qualcuno non ha reso come doveva rendere, sappiamo di dover fare di più. Ogni singolo giorno qui è stata una devozione per sposare la città e i tifosi. Tutti i dipendenti ha dato e darà il massimo impegno e la massima dedizione. Lavoriamo con un gruppo di professionisti dedito al sacrificio e abituato alle sfide. Ringrazio ancora la società perché ci ha messo in condizioni di poter apportare le modifiche necessarie. Stamattina facevo il conto delle entrate e delle uscite. I nuovi ingressi sono 14. Ringrazio anche i giocatori che non ci sono più. Alcuni sono usciti per scelta tecnica, altri hanno chiesto di andar via. Siccome credo che Brindisi sia una società forte, non credo possa avere giocatori che tentennano. La nostra maglia ha un valore e ognuno la deve portare con rispetto Ogni domenica. Abbiamo rinforzato il reparto under con Cirio, il reparto difensivo con Futsar e Digne, la mediana con Scoppa. Abbiamo anche riprogrammato con molti sacrifici della nostra segreteria l'arrivo di Marko Rajkovic. Ci è stat vicina la società e la parte istituzionale, per evitare problematiche. Ringrazio il nostro segretario Stefano Tota per questo. Mi auguro che il Brindisi viva da ora in poi una situazione diversa. C'è bisogno di riportare entusiasmo. Sentiamo la responsabilità e la voglio che questa impresa debba per forza essere fatta. Siamo convinti che con il duro lavoro di tutti al servizio di mister Ragno l'impresa arriverà, ne siamo tutti sicuri. Faremo un comunicato stampa sulle varie cessioni e sui vari arrivi. Fustar, Cirio e Rajkovic sono schierabili, Diagne è da valutare. Credo di conoscere l'italiano e parlarlo abbastanza bene: ho detto di stare tutti dalla stessa parte, non che qualcuno ci abbia remato contro, ed esorto tutti a continuare a farlo. Ora come ora sarebbe facile puntare il dito, ma non sono abituato a fare così. Nella vita di momenti difficili li abbiamo passati tutti e mai niente e nessuno scalfirà la nostra perseveranza. Diamo come dato di fatto che io non abbiamo saputo svolgere il mio lavoro, ma a volte la memoria è corta: non si considera il lavoro della società per iscriversi a questo campionato. L'ottimo dirigente è colui che tira fuori il massimo dai dipendenti. Mi è capitato di lavorare per vincere e arrivare a vincere. Salvarsi in questa situazione era più difficile che arrivare primi in una situazione normale. Non sarei dell'idea di puntare il dito, ma dell'idea che non tutti abbiamo soddisfatto le aspettative. Poi un giorno parleremo bene di competenze. Il mercato non lo fa solo il mister, non lo faccio solo io. Lo facciamo insieme per operare nei limiti del budget, e questo lo facciamo da giugno. Non mi sono messo a scrivere una lista di 25 giocatori da solo, ho cooperatori con il mister Monticciolo prima e Ragno poi. Poi se vogliamo trovare un unico responsabile, mi prendo tutte le responsabilità per difendere un gruppo e una società che ci mette passione. Io la città la devo solo ringraziare, perché da quando sono arrivato sono sempre stato trattato bene. Tifosi e giornalisti hanno libero arbitrio di criticare, poi se la critica è costruttiva bene, altrimenti ognuno fa ciò che crede. Non sento il peso delle critiche, sento il peso dei risultati. Mi prendo critiche e applausi. Non leggo social e non leggo critiche. Devo spendere il mio tempo per il bene del Brindisi. Noi al 4 del prossimo mese pagheremo altre 6 vertenze che hanno scadenza il 4 dicembre"
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