Il balletto del centrodestra: PDL autolesionista. E FLI parla con Fusco

11.02.2012 10:38

BRINDISI -Parliamoci chiaramente. Mai campagna elettorale è stata più imprevedibile.Neppure l'autore di Beautiful sarebbe riuscito a scrivere cosi tante puntate e cosi tanti colpi di scena. Di tutto quello che era stato pronosticato alla vigilia, si è verificata solo la candidatura di Giovanni Brigante, le cui intenzioni erano chiaro a tutti almeno da tre anni. Per il resto, giorno dopo giorno, stanno crollando praticamente tutte le certezze. L'ultima in ordine di tempo la 'ritirata' di Mauro D'Attis, il successore naturale di Mimmo Mennitti. Non è troppo difficile capire che a Brindisi si stia giocando solo una partita del torneo nazionale al quale stanno partecipando Raffaele Fitto e Alfredo Mantovano. Un duello senza esclusione di colpi che con Brindisi c'entra davvero poco. Anzi. Il partito sta dando l'impressione di intessarsi marginalmente e superficialmente a questa campagna elettorale. Della serie: se va, bene. Se non dovesse andare, pazienza. L'idea che balza nelle mente di un attento osservatore esterno è che le attenzioni (tanto per cambiare) siano rivolte tutte su Lecce dove forse si gioca una partita che può avere maggiori riflessi a livello nazionale.

Oggi D'Attis ha 'lanciato' Ciullo ma è difficile pensare che la questione sia già chiusa. Qualcosa potrebbe emergere dal congresso provinciale, soprattutto se la figura di Vitali dovesse uscire rafforzata  dall'assemblea. Certo chiunque dovesse essere il candidato del PDL dovrà fare un autentico miracolo per recuperare il terreno perso, soprattutto dopo il dietrofront della cosiddetta 'terza coalizione' che improvvisamente e senza preavviso ha scaricato il partito di Alfano per puntare su nuove alleanze. E da qui ci aspettiamo le più grosse sorprese dei prossimi giorni. Perché, voci sempre più insistenti, parlano di un tentativo di alleanza con alcuni movimenti che da settimane rimbalzano da una parte all'altra senza essersi mai espressi sulle proprie reali intenzioni. Si parla di un insistente dialogo con l'avvocato Roberto Fusco, ad esempio, che fino ad oggi la stampa ha accostato praticamente a tutti i partiti, dal centrodestra al centrosinistra. Ma Fusco non era anche vicino ad Errico? Appuntamento alla prossima puntata...

Fabrizio Caianiello

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