
Il prefetto Pezzuto ai brindisini: "vi ascolterò"
Ecco l’intervento che il Commissario Prefettizio del Comune di Brindisi, Prefetto Bruno Pezzuto, in occasione dei festeggiamenti in onore dei Santi Patroni di Brindisi: “Un sentito saluto a Lei Eccellenza reverendissima, illuminata guida della Chiesa brindisina, un saluto altrettanto sentito a S.E. il Prefetto Prete, amico di vecchia data, un saluto al Presidente della Provincia Ferrarese ed a tutte le altre autorità presenti, un caro saluto a Voi concittadini di Brindisi: mi consento questa espressione per i miei lunghi trascorsi rapporti con questa Città a cui mi sento profondamente legato. La ricorrenza della solenne festività dei Santi Teodoro e Lorenzo, Patroni di Brindisi, ha un forte, significato religioso per la nostra Città perché fa memoria delle virtù eroiche di due importanti figure della Cristianità che hanno avuto nel tempo saldi legami con i brindisini diventandone venerati tutori. Ma, oltre all’aspetto religioso, la festa ha rilievo come atteso annuale appuntamento di largo incontro aggregativo che rinsalda i vincoli della comunità e attraverso riti e tradizioni esprime anche cultura ed identità e non soltanto folclore. La processione a mare, momento spettacolare e suggestivo che abbiamo vissuto, ha evidentemente un suo profondo significato che richiama, da una parte, il legame di Brindisi con un elemento vitale del suo paesaggio, della sua storia e della sua civiltà e, dall’altra, lo spirito dell’accoglienza di questa comunità che dette ospitalità e venerato riposo alle sacre spoglie del Martire San Teodoro, giunte proprio attraverso il mare. Di quello spirito avete fatto memoria recentemente nella ricorrenza del ventennale degli imponenti sbarchi dei migranti albanesi in questa città. Fui personale testimone di quegli straordinari eventi che fecero giustamente assurgere Brindisi agli onori delle cronache mondiali per lo slancio umanitario e per l’ospitalità che fu largamente profusa a quella gente che si allontanava dalla propria terra spinta dal particolare bisogno e dalla ricerca di nuovi orizzonti. Quello spirito anima, oggi, il rispetto per lo straniero ed è fondamento delle diffuse pratiche di assistenza agli immigrati che cercano di migliorare la loro condizione agevolandone l’integrazione, non sempre facile. Le celebrazioni dei Santi Patroni coincidono, quest’anno, con la presenza di un nuovo rappresentante della civica Amministrazione. Le note vicende personali del Sindaco On.le Domenico Mennitti - che si è autorevolmente e proficuamente speso per lungo periodo al servizio di questa comunità ed a cui va il mio rinnovato amichevole beneaugurante saluto - hanno interrotto il mandato elettivo e determinato lo scioglimento del Consiglio comunale con conseguente nomina di un Commissario per la gestione dell’Ente. E’ un filo che temporaneamente si spezza nella ordinaria vita democratica dell’Amministrazione comunale, ma spetta alla gestione commissariale farsi carico di una buona attività amministrativa che assicuri la continuità della cura della cosa pubblica. Questo è il mio impegno che spero sarà agevolato dalle pregresse lunghe frequentazioni, per ragioni professionali, della realtà brindisina. Attenzione particolare, nei difficili tempi che viviamo, va riservata alle tematiche di maggiore impatto sociale: bisogno di sostegno economico, occupazione, disagi giovanili che alimentano pericolosamente sconforti e frustrazioni. Le risorse, purtroppo, sono esigue, ma l’Amministrazione deve cercare, nei limiti del possibile, di essere presente soprattutto laddove si chiama con voce fatta flebile dalle difficoltà della vita. Importante risorsa è, al riguardo, la collaborazione con il buon volontariato, religioso e laico, che svolge quotidianamente un egregio lavoro di sostegno materiale e morale ai bisognosi. L’occupazione, drammatico problema specie nel nostro Mezzogiorno,richiede nuovo lavoro, perciò saremo attenti al settore delle opere pubbliche sfruttando, attesa la nota penuria di risorse finanziarie endogene, ogni possibile contributo di fonte regionale, comunitaria o altro. L’apparato amministrativo deve essere sempre più efficiente per facilitare ed agevolare possibili insediamenti produttivi che portino sviluppo con nuovi posti di lavoro. L’azione amministrativa deve essere trasparente ed assolutamente rispettosa delle norme assicurando condizioni di legalità che devono riguardare tutti. Senza il rispetto delle regole non c’è buona convivenza. L’attenzione verso il mondo giovanile richiede un forte impegno supplementare per accrescere la capacità di dialogo dell’Amministrazione con le nuove generazione, il nostro futuro, per fornire aiuti ed orientamenti per possibili sistemazioni lavorative. Il vasto compito, così per sommi capi delineato, sarà certamente agevolato dalla auspicata collaborazione di quanti nei diversi ruoli hanno a cuore il bene della collettività. Ci sarà assoluta possibilità di dialogo con forze politiche, sindacali, di categoria e sociali perché dal confronto nascono idee e progetti che aiutano ad assumere le migliori decisioni possibili. E’, d’altra parte, la ricerca di quella coesione sociale alla quale fa frequente autorevole riferimento, come bene primario, il nostro Presidente della Repubblica. Se riusciremo ad operare positivamente avremo anche contribuito a celebrare degnamente il 150° dell’unità del nostro amato Paese”. Bruno Pezzuto
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