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"Preoccupazione per chi abita vicino centrale Brindisi Nord"

30.08.2012 17:46

“La ripartenza dell'esercizio della centrale Brindisi Nord ha rinfocolato le preoccupazioni di molti cittadini, soprattutto quelli che vi abitano nel raggio di pochi chilometri e di conseguenza ha stimolato le reazioni dei rappresentanti politici”. Cosi il dott. Maurizio Portaluri dell’associazione Salute Pubblica e primario dell’ospedale ‘Perrino di Brindisi.

Anche i lavoratori hanno espresso le loro preoccupazioni di fronte alle proteste, per il giustificato timore di perdere il posto di lavoro.

“L'attuale localizzazione della Centrale” – dice Portaluri -  “è stata decisa in tempi in cui non erano forse noti, con la precisione attuale, gli effetti negativi sulla salute di lavoratori e cittadini residenti nelle vicinanze di impianti termoelettrici a carbone.

La polvere nelle case e sulle colture nei pressi delle centrali proviene dai carbonili che sono inspiegabilmente scoperti. La polvere di carbone, secondo l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, provoca malattie dell'apparato respiratorio.

Ma non ci sono solo le polveri di carbone. Un progetto della Comunità europea ha dimostrato che il costo di produzione di elettricità dal carbone raddoppierebbe qualora fossero conteggiati i costi esterni, come i danni sanitari.

Lo studio afferma che: “nel 2000 l’inquinamento atmosferico ha causato la perdita di circa 3 milioni di anni di vita in tutta l’Europa. Questo corrisponde a più di 300.000 morti premature per anno.

Discutere di Brindisi Nord senza discutere della salute di chi ci lavora e ci abita vicino è estremamente riduttivo.

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