Argese attacca Tomaselli per difendere Ferrarese

12.11.2012 13:10

Salvatore Tomaselli“Dopo che il Presidente Ferrarese ha dichiarato di essere disgustato da questa falsa politica e dall’atteggiamento dei parlamentari della nostra terra, concetto che condivido pienamente, che prima hanno votato una legge che ha cancellato la Provincia di Brindisi e la città capoluogo e poi si presentano, come se nulla fosse accaduto, ad una riunione per decidere a chi consegnare quest’ultima, il senatore Tomaselli non ha perso tempo per attaccare Ferrarese ingiustamente”. E’ quanto ha dichiarato il segretario provinciale dell’Udc, Ciro Argese. “Ferrarese, pur costretto, ha fatto bene tre volte a dimettersi: prima di tutto perché la Provincia di Brindisi è stata cancellata da quella maledetta legge da loro votata; secondo perché, come previsto dalla legge, sono soltanto i sindaci delle città capoluogo ad avere ruolo e voce in capitolo per gli accorpamenti; infine avrebbe dovuto continuare ad assistere a una continua mortificazione della propria terra voluta da una legge che oltre a cancellarla l’aveva annientata sotto l’aspetto finanziario, e proprio dopo che lui e il proprio consiglio provinciale l’avevano osteggiata chiedendo ai parlamentari di non votarla. Ma vi immaginate oggi il Presidente Ferrarese, dopo aver chiesto la pari dignità, che avrebbe dovuto accompagnare il sindaco Consales, a consegnarsi a Lecce? Chi lo conosce, sa che non l’avrebbe mai fatto”. “Mi meraviglia anche la dichiarazione – continua il segretario Provinciale dell’Udc - con cui Tomaselli accusa Ferrarese di non averlo mai invitato, insieme ai suoi colleghi parlamentari, al tavolo con i sindaci. Mi consenta Tomaselli di fare una battuta: sarebbe stato come invitare i carnefici al funerale della vittima. Mi sarei aspettato invece dal senatore Tomaselli, e dai suoi colleghi, almeno un emendamento che non avesse consentito questo disastro. Quindi – conclude Argese – per tutto quello che è accaduto, i cittadini della Provincia di Brindisi si aspettano un mea culpa, da parte dei parlamentari, Tomaselli compreso, ma in questa fase , invece di decidere dove seppellire il cadavere della nostra città capoluogo, si impegnino a non votare nei prossimi giorni, la conversione del decreto in legge, per fare si che Brindisi resti capoluogo, non solo per lo status, ma soprattutto per tutto ciò che perderebbe anche in termini economi ed occupazionali, e che la nostra Provincia continui ad esistere anche in futuro. Noi di Centro, sia chiaro una volta per tutte, non siamo per consegnarci né a Lecce nè a Taranto, ma accetteremmo soltanto due ipotesi: quella del Grande Salento oppure quella del doppio capoluogo con un’altra provincia. Vogliamo combattere sino all’ultimo minuto, per tutelare la dignità dei cittadini che solo questo vogliono da noi e che per questo ci hanno votato”.

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