
Brindisi, prima Trio, poi Lisi, domani chi sarà dato in pasto ai tifosi?
BRINDISI - Lisi si, Lisi no. Il nuovo tormentone è proprio questo. Il responsabile della Securpol Puglia non conferma il suo ingresso in società. Da Roma, invece, dalla sede centrale, dicono un ‘ni’. E’ ovvio che qualcuno stia bleffando. O il gruppo Sercupol mente perché vuole arrivare in tutta tranquillità al prossimo cda o ieri, in conferenza stampa, è stata detta una ‘balla colossale’ . E menomale che non si doveva più parlare di questioni societarie. C’è sempre meno chiarezza attorno al Brindisi. Dopo Trio, un’altra trattativa sembra essere destinata a vaporizzarsi. Ma perché cosi tante incertezze? Perché tutti questi annunci disattesi?. Trio sembrava che fosse già proiettato a portare il Brindisi in Champion’s League e per venti giorni ha tenuto la scena su tutti i giornali e tutte le televisioni. L’affare Lisi, invece, è durato tra le tre e le cinque ore. Un vero record. Solo il famoso Antonio Marino con la storia del gruppo afro-australiano, ed i soldi che dovevano fare il giro del mondo, è riuscito a fare peggio degli ultimi due aspiranti acquirenti. Ma cosa hanno fatto di male i tifosi del Brindisi per meritare tutto questo?. Che bisogno c’era di informare la stampa, e dunque la città, di questo ennesimo probabile ingresso in società? E soprattutto, adesso cosa altro dobbiamo aspettarci? Scommettiamo che tra qualche giorno ci sarà offerta un’ulteriore versione dei fatti? La Securpol è uno dei maggiori sponsor di questa società ed il gruppo capitolino al quale fa riferimento, se realmente interessato al Brindisi, potrebbe spazzare in un colpo solo tutti i problemi della Brindisi calcistica. Il discorso è capire fino a dove vuole spingersi. In chiave locale, invece, i soci continuano a non parlarsi. E finchè questo non avverrà la tifoseria può scordarsi la parole ‘tranquillità’.
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