Righi, Pozzessere
Calcio

Brindisi, Righi: "L'avversario del Brindisi è il Brindisi, siamo tutti sotto osservazione"

Il ds del Brindisi, Emanuele Righi, ha analizzato, ai microfoni di Antenna Sud, il momento delicato che stanno vivendo i biancazzurri

17.10.2025 12:39

Le parole del direttore sportivo del Brindisi, Emanuele Righi, ai microfoni di Antenna Sud dopo la sconfitta contro il Taranto, fotografano bene il momento difficile della squadra biancazzurra.

“Credo che si possano dire tante cose, ma forse ne basta una: dobbiamo fare di più. Se fossi superstizioso direi che gli episodi ci stanno girando contro, ma non dobbiamo farci condizionare. Questa sconfitta dà fastidio, in primis a noi, che abbiamo la possibilità di invertire la rotta.”

Righi non cerca alibi e chiede una reazione immediata al gruppo:

“Lo dobbiamo a una società estremamente seria, che ha fatto tutto il dovuto, e lo dobbiamo a noi stessi. Non siamo bravi, dobbiamo essere più bravi. Ci sono cose positive, ma anche aspetti negativi su cui lavorare. Ora testa bassa e vincere la prossima partita. Ripeto: vincere la prossima partita.”

Mercato e centrocampo: “Stiamo valutando, serve qualcosa in più”

“Oggi vale tutto, ma credo che a centrocampo in questo momento abbiamo bisogno di qualcosa in più. I giocatori ci sono: Scoppa è un giocatore importante per questa categoria, Bernaola ha dato un grande contributo alla promozione del Barletta, Langone ha regalato una promozione al Brindisi e Mangialardi era una delle più grandi sorprese dello scorso anno; ma serve che tutti diano qualcosa in più. Stiamo valutando eventuali rinforzi, come è giusto fare.”

Sulla possibilità di nuovi arrivi, Righi ha aggiunto:

“Ne stiamo parlando da qualche giorno. Devo ringraziare la disponibilità della società: non ci sono alibi, nessuna scusa. Vediamo se togliere o aggiungere qualcosa, ma lo faremo con lucidità.”

Il direttore sportivo ha poi parlato del momento generale e delle prossime sfide:

Siamo tutti sotto osservazione. Brindisi, la società e la tifoseria meritano di più. Siamo stati bravi a costruire qualcosa di buono, ma meno bravi a mantenerlo. Ora dobbiamo rimetterci in carreggiata. Non punto il dito verso nessuno: il primo responsabile sono io.”

E sul campionato:

L’avversario del Brindisi è il Brindisi. Siamo noi il problema di noi stessi. I due punti persi col Toma Maglie pesano tanto: avessimo vinto, la classifica sarebbe diversa. Ora dobbiamo affrontare il Massafra come fosse una finale. Siamo spalle al muro, e lo sappiamo.”

Infine, un messaggio diretto ai tifosi:

“Nessuno deve pensare che non siamo consci della situazione. Dobbiamo rispondere sul campo, correndo e facendo risultati. Domenica dobbiamo vincere. Lo dobbiamo alla società, che ci sostiene, e ai tifosi, che anche oggi hanno dato una grande lezione a tutti noi.”

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Righi, ha poi analizzato le cause della sconfitta:

"Qual è stato il problema oggi? Non è un problema di carattere, perché la squadra oggi di carattere ne ha avuto. Abbiamo cercato più volte di fare gol, ma non abbiamo segnato. Ci siamo fatti tre autogol in tre partite, quindi non è un problema di carattere. Il problema è rendersi conto che per vincere le partite bisogna fare come ha fatto il Taranto oggi: essere ancora più squadra, nel senso dell’appartenenza; essere ancora più gruppo, aiutarci l’uno con l’altro, avere un atteggiamento affamato, indiavolato.

Io credo che questo sia l’inizio. Qualche ragazzo deve dare di più, e tutto l’insieme ci porta a rivedere questa parentesi in cui manca la vittoria.

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Sui prossimi impegni il ds ha aggiunto:

A noi domenica serve vincere, dobbiamo vincere, vogliamo vincere. E bisogna fare di tutto per vincere. Poi, chiaramente, ci sono gli avversari, che rispettiamo e stimiamo, come tutti.

A noi mancano due punti contro il Toma Maglie, quindi figuriamoci se sottovalutiamo gli avversari di giovedì o di domenica prossima. È qui che si decide questa parte di stagione.

Domenica mi aspetto una squadra molto agguerrita, una squadra seria. Credo che sia il momento di presentarsi come una squadra seria, comportarsi in maniera seria, capire il momento e fare quello che dobbiamo fare: vincere la partita.”

L'ex ds dell'Ascoli ha poi concluso:

Con molta sincerità, il momento è quello giusto. Non è una questione di insoddisfazione, ma di essere onesti, corretti e rispettosi nei confronti delle persone che ci pagano e che si aspettano di gioire per noi.

Siamo colpevoli, in questo momento. Noi ci possiamo permettere tutto tranne questo, abbiamo portato tristezza tra i nostri tifosi e questa è una cosa che difficilmente mi passa, e credo nemmeno ai ragazzi.

Ci risentiamo tra una settimana, secondo me, non più di questo: vedremo se abbiamo cambiato lo stato d’animo di chi ci paga e di chi ci segue. Io lo prendo seriamente come un obiettivo, una promessa che faccio per quello che mi riguarda, al 120%. Se no, tiriamo le somme".

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