
“ Sul provvedimento della sospensione preventiva per sei mesi degli impianti della Polimeri Europa - provvedimento che tanto allarme ha suscitato tra le maestranze dirette e quelle dell’indotto - contrapporre l’ indispensabile sicurezza dell’impianto all’altrettanta indispensabile garanzia di lavoro delle maestranze, è un fatto quanto mai inaudito. Queste due sacrosante necessità potevano essere tenute ben presenti sia dall’azienda, che non avrebbe provveduto ad ottemperare agli obblighi e alle prescrizioni di legge nei tempi dovuti, sia ai controlli da parte di quelle Istituzioni preposte e dalla stessa burocrazia, al fine di garantire la tutela dei lavoratori e quella della stessa popolazione.”
“ La Claai e l’Api di Brindisi, interpretando lo sconcerto presente sia tra le maestranze della Polimeri Europa, sia quello presente tra le tante aziende dell’indotto, rivolgono un pressante appello a tutti i soggetti che sono coinvolti nella gravissima vicenda, perché siano adottati tempestivamente tutti quei provvedimenti tesi a garantire la prosecuzione delle attività nel pieno rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza.
“Ecco la direttrice lungo cui muoversi con rapidità! Lasciando da parte posizioni strumentali, che servirebbero soltanto ad aggravare una situazione che è già gravissima. Così non fosse, la grave vicenda del Petrolchimico, andrebbe ad accentuare una situazione occupazionale già allarmante, che angoscia tantissime famiglie. Un lusso questo che l’economia e la società brindisina non possono permettersi. Pertanto, tutte le parti in causa: azienda, sindacato dei lavoratori, Regione, Provincia e Comune di Brindisi e organismi preposti al controllo, devono agire prontamente in sinergia. Al fine di dare le soluzioni adeguate al dramma che ci è di fronte, restituendo così quella serenità a quanti si sentono minacciati da eventuali provvedimenti incauti.
La Claai Puglia e Basilicata- Delegazione di Brindisi.
L’Associazione Piccole Industrie di Brindisi.
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