Fitto: “patto di stabilità in commissione paritetica”

08.10.2011 17:42
BRINDISI – “Piena la disponibilità del Governo a trovare soluzioni condivise con i Comuni”: è il messaggio lanciato alla platea di sindaci presenti alla XXVII Assemblea Anci dal ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto che ha aggiunto: “è necessario adottare da subito un metodo di dialogo e confronto che dobbiamo cercare di ripristinare con forza”.
Nel suo intervento il ministro ha annunciato che la prossima settimana sarà istituita, dietro richiesta delle autonomie locali, la Commissione paritetica per affrontare alcune questioni come quella dei costi della politica e del fu nzionamento dei livelli istituzionali . “Faccio autocritica – ha annunciato Fitto – le scelte non devono essere unilaterali, ma la logica sulla quale dobbiamo calibrarci è quella del confronto. La scelta di istituire la Commissione – prosegue - risponde dunque a questa logica.
Ma oltre ai costi della politica – ha chiarito il ministro - tra i temi che saranno al centro del dibattito della Commissione ci sarà anche quello della revisione del Patto di stabilità”. Secondo il ministro “le difficoltà non mancano, tuttavia ci sono le condizioni per lavorare insieme guardando con maggiore attenzione al tema degli investimenti, è sempre alta l’attenzione del Governo sulla riduzione della spesa corrente”.
La manovra di agosto ha avuto gravi conseguenze soprattutto nel settore del trasporto pubblico locale. “La prossima settimana – ha annunciato il ministro – sarà attivato il Tavolo del Tpl per i tagli imposti dal Governo”. Sui componenti Fitto ha detto: “ritengo indispensabile che al Tavolo, oltre ai Comuni, delle Province e Regioni, siedano anche gli altri ministeri interessati per individuare le soluzioni migliori per affrontare questi nodi”.
Infine, tra i temi che secondo il ministro devono essere affrontati c’è anche quello del Sud verso il quale “non serve una logica di contrapposizione. Sono convinto – ha detto Fitto – che ognuno di noi abbia a cuore il Mezzogiorno perché proprio nel Sud ci sono le condizioni per lo sviluppo del Paese”. Quest’anno che si celebra il 150° dell’unità d’Italia ha dunque un senso “dare risalto ai valori dell’unità del Paese che devono continuare ad essere al centro dell’attenzione del Governo e delle istituzioni”.

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