Calcio

Stefano Miceli: l'eccellenza italiana è a Brindisi

23.08.2012 10:59

Il pianista e direttore d’orchestra brindisino da Berlino a Pechino a New York per ricevere il premio alla carriera “Bravo Award 2012”. Non è così semplice inseguire un sogno così ambizioso e poterlo realizzare così presto sui palcoscenici della Berliner Philharmonie a Berlino, della Carnegie Hall a New York, Teatro della Città Proibita a Pechino ed in giro per i teatri più importanti dei cinque continenti. Stefano Miceli, un brindisino Doc è riuscito nella sua missione per essere un direttore d’orchestra e pianista fra i più acclamati in tutto il mondo per il suo straordinario talento. E’ considerato una star italiana nel campo della musica classica e da poco ha ricevuto a New York il premio alla carriera “Bravo Award 2012” dopo un suo concerto sulla Sonata Italiana presso la Harvard University a favore di un selezionatissimo pubblico di 150 personalità illustri della cultura americana ed una serata di galà in suo onore presso la residenza newyorkese dell’ hon. Steve Acunto, volto noto della Cultural Diplomacy in America e vero mecenate della cultura italiana alla guidadella storica fondazione americana Italian Academy Foundation. Un galà tutto dedicato al maestro brindisino che ha potuto stupire tutti i presenti, dal famoso scrittore e sceneggiatore americano Deloss Brown, al musicologo più stimato negli Usa, nonché temutissimo critico musicale per il Wall Street Journal Barrymore Scherer , che definisce Stefano Miceli “… un artista completo e raffinato di sensibilità , singolare nel panorama contemporaneo per la capacità di rievocare quel pianismo più puro dei primi del novecento”. Alla cerimonia era presente anche Marco Martella, responsabile della Banca d’Italia negli Stati uniti che ha definito Miceli un “orgoglio per l’Italia nel mondo”. Durante la serata Stefano Miceli ha dato anche una anteprima del suo prossimo disco prodotto dalla storica casa americana Centaur Records in uscita nel prossimo autunno “The Art of the Italian Piano Sonata”, una compilation registrata sul pianoforte storico di Arturo Benedetti Michelangeli, del quale Miceli è unico curatore. L’ hon. Steve Acunto e il Nunzio Apostolico Chullikatt al Pentagono hanno consegnato il premio alla carriera al maestro brindisino, con l’invito rinnovato ad esibirsi a New York, città nella quale già nel 2010 Miceli aveva ottenuto una standing ovation proprio alla Carnegie Hall, il tempio della musica, nelle vesti di direttore d’orchestra e solista alla guida della Leipzig Philharmonic Orchestra. A pochi mesi fa risale un suo successo al Teatro Bellini di Catania dirigendo nel cartellone di opera e balletto. Anche la Fondazione Steinway & Sons di Amburgo lo ha designato Steinway Artist nel Mondo quale volto vip della storia del pianoforte, al fianco di Daniel Baremboin, Lang Lang, A. Rubinstein e V. Horowitz. Il suo calendario è fitto di concerti, opere, balletti e numerosi viaggi difficili anche da appuntare: Operà di Montecarlo, Gewandhaus di Lipsia, Teatro dell’Opera di Tbilisi, Georgia, Univeristà Statale della Musica di San Paulo, Opera di Stato di Baku in Azerbajan, Caracas e Maracaibo, Hoshsckule Bach di Lipsia, Turku, Finlandia, Florianopolis , New York Pechino, e Boston dove è docente alla Boston University. Il Presidente Napolitano gli aveva già attribuito una Medaglia d’argento in occasione del Concerto della Costituzione nel 2008 a Roma, da lui diretto. Un artista nato e cresciuto a Brindisi che fra i suoi viaggi ricava sempre una sosta per ricaricarsi nella sua città “ stupenda – dichiara Miceli – che merita più attenzione da tutti noi brindisini; conoscere tante città nel mondo mi rende sempre più consapevole che Brindisi ha delle bellezze e potenzialità molto esclusive che meritano di essere esaltate e l’umanità dei brindisini è davvero singolare”. Un artista abituato a comunicare con l’anima che custodisce il non sopito desiderio personale di “riuscire a dar vita ad una orchestra sinfonica di professionisti brindisini che conferisca il giusto spessore alla città e che si faccia conoscere nel mondo, come tutte le orchestre di serie A”.

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