Dispersione di carbone: 15 indagati
BRINDISI - I pubblici ministeri Giuseppe De Nozza e Myriam Iacovello, sostituti procuratori della Repubblica presso il tribunale di Brindisi hanno notificato la conclusione delle indagini preliminari sulla centrale Enel di Cerano. Le indagini riguardavano la dispersione delle polveri del carbonile nei terreni egricoli adiacenti. Quindici persone sono indagate. Le accuse non riguarderebbero eventuali danni alla salute. I reati ipotizzati si riferiscono al getto pericoloso di cose, danneggiamento aggravato e deturpamento di edifici. In particolare, l’accusa riguarderebbe la presunta mancata adozione all’interno della centrale Enel di Cerano di misure idonee alla diffusione delle polveri di carbone sulle colture e sugli edifici circostanti. Immediata la presa di posizone di Enel, che chiarisce: "in merito alla decisione della Procura di Brindisi, Enel - si legge in una nota dell' azienda - nella piena convinzione di aver sempre operato nel rispetto delle leggi e nell' interesse della collettivita', attende con fiducia i successivi sviluppi".
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